Politica
Ostia in balia del degrado e l’insicurezza, Aguzzetti: “La maggioranza parla solo di pastasciutta antifascista”
Alessandro Aguzzetti denuncia lo stato di degrado presente attualmente a Ostia: le sue parole al Consiglio del X Municipio di Roma Capitale
Nuova polemica dentro il Consiglio del X Municipio a Ostia – (Wikipedia) – ilcorrieredellacitta.com
Rimonta la polemica politica a Ostia, questa volta dopo il recente Consiglio municipale del X Municipio di Roma Capitale. L’ultima vicenda ha visto nuovamente protagonista, ma in negativo, la maggioranza che sostiene la Giunta del presidente Mario Falconi. L’ultimo affondo a livello temporale arriva dal consigliere Alessandro Aguzzetti, che accusa l’Amministrazione lidense di perseguire solamente questioni ideologiche attorno all’Antifascismo e non interessarsi ai reali problemi del territorio.
Le priorità dell’Amministrazione di Mario Falconi a Ostia: pastasciutta partigiana e patentini di Antifascismo
In una situazione dove l’azione politica dell’opposizione “balla”, il consigliere Aguzzetti sembra l’eccezione – insieme a qualche altro collega – nel dimostrarsi l’ultima vera spina nel fianco dell’Amministrazione Falconi. Mentre il centro di Ostia è inghiottito dal degrado e in balia di due centri d’accoglienza a distanza di pochi metri da piazza Anco Marzio, la maggioranza sembra interpretare in maniera del tutto personale l’attuale contesto lidense.
Nonostante gran parte dei commercianti chiedono un confronto alla Giunta municipale per il crescente stato d’insicurezza sul territorio, la maggioranza in Consiglio municipale trova il tempo di affrontare altri argomenti “prioritari”: la dichiarazione di Antifascismo per sostenere eventi pubblici nel X Municipio, l’organizzazione di “pastasciutte antifasciste” e un commento ai fatti accaduti al giornalista Andrea Joly nella città di Torino. Si esula il discorso però da temi che meriterebbero confronto: il degrado di questo territorio e le attività estive completamente assenti in una zona turistica a vocazione balneare.
L’attacco dell’opposizione in X Municipio: le parole di Alessandro Aguzzetti
Il consigliere Aguzzetti, storicamente sempre in prima linea sui problemi del X Municipio, ha commentato le ultime iniziative politiche dell’Amministrazione lidense. “Ostia é invasa di problematiche – dice il consigliere di opposizione -, dalla sicurezza al degrado e anche ieri nel consiglio del X Municipio la sinistra che governa questo territorio perde tempo a parlare di antifascismo. Anziché affrontare i veri problemi del territorio, e rispondere alle segnalazioni dei cittadini, alcuni consigliere “nostalgici” parlano di spaghettate antifasciste e raccontano versioni a modo loro su fatti recentemente accaduti a Torino”.
“Credo che siamo ormai al delirio totale. Addirittura rievocano un documento che impone la sottoscrizione di antifascismo a chi sul nostro territorio vuole ottenere uno spazio pubblico o peggio ancora manifestare. Ricordo alla consigliera di Demos Mirella Arcamone, che tale punto del documento da lei presentato é stato eliminato e non comprendo quindi a distanza di mesi cosa vuole sollecitare ai suoi stessi uffici municipali. È arrivato il momento – conclude il consigliere Aguzzetti – di tornare a parlare di problematiche reali del X Municipio e di mettere in atto i tanti documenti votati e mai lavorati, come quelli presentati dal sottoscritto sull’abusivismo di piazza Anco Marzio e la messa in sicurezza di Via Carlo Bosio e di altre zone critiche del territorio”.
“Finiamola di parlare di antifascismo in aula – spiega l’eletto -, perché ormai sembra diventata una vera e propria malattia ossessiva che viene utilizzata dalla sinistra quando non hanno argomenti da portare in aula”.
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Politica
Aggressioni al personale sanitario nel Lazio, la Regione reagisce: “Aumenteremo sicurezza nei Pronto Soccorso”
La Regione Lazio reagisce alle aggressioni al personale sanitario, l’assessore Luisa Regimenti: “Aumentare la sicurezza negli ospedali”
Le recenti cronache hanno portato alla luce un fenomeno preoccupante: l’aumento delle aggressioni nei confronti del personale sanitario e delle forze dell’ordine all’interno degli ospedali, molti presenti nella Regione Lazio. Una situazione allarmante che non risparmia la Capitale, con episodi di violenza che si verificano in diversi presidi ospedalieri, mettendo a rischio coloro che ogni giorno si dedicano alla cura dei cittadini in situazioni di emergenza e bisogno.
La Regione Lazio valuta le tutele per il personale sanitario negli ospedali
Luisa Regimenti, Segretario di Forza Italia Roma Capitale, ha preso una ferma posizione su questa problematica, definendo le aggressioni come una “barbarie” che lascia una “ferita aperta” nella società. In risposta a questo drammatico scenario, Regimenti ha annunciato l’inizio di una serie di visite presso gli ospedali della Regione Lazio dove le aggressioni sono più frequenti. La prima tappa sarà l’Ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia, da dove partirà una campagna di vicinanza e solidarietà nei confronti del personale sanitario e degli agenti di polizia. Questi professionisti, spesso costretti a vivere la quotidianità lavorativa come una vera e propria “trincea”, meritano tutto il supporto delle istituzioni e dei cittadini.
Regimenti: “Prioritario garantire la sicurezza al personale ospedaliero”
Forza Italia, come sottolineato da Regimenti, si pone in prima linea nella battaglia per garantire la sicurezza del personale ospedaliero. Il partito ha sostenuto un ordine del giorno al Dl Sicurezza, volto ad assicurare che medici, infermieri e agenti possano lavorare in un ambiente protetto, senza il timore di subire violenze. «È una questione di civiltà», ha concluso Regimenti, ribadendo che il diritto alla sicurezza sul lavoro è fondamentale per chiunque, specialmente per coloro che, nei momenti di maggiore fragilità della nostra vita, si occupano di noi.
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Politica
Carenza idrica all’Appio Tuscolano, Gualtieri svela la verità: ACEA ha abbassato la pressione dell’acqua
Il sindaco Roberto Gualtieri chiarisce la situazione attorno alla carenza idrica che da mesi tocca il quadrante Appio Tuscolano
Dopo mesi di silenzio e mancate risposte, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha finalmente rivelato la verità sulla carenza idrica che ha colpito oltre 90 condomini nella zona dell’Appio Tuscolano, nel Municipio VII. Acea, la multiutility del Comune, ha arbitrariamente ridotto la pressione dell’acqua, pur restando nei limiti di legge, causando gravi disagi a migliaia di cittadini romani che si sono ritrovati senza acqua corrente durante l’estate.
Appio Tuscolano senza acqua: il commento alle parole del sindaco Roberto Gualtieri
Giovanni Cedrone e Fabio Santonoceto, Coordinatore e Vice Coordinatore di Forza Italia per il Municipio VII, hanno espresso la loro indignazione per la decisione di Acea: “Ci saremmo aspettati l’avvio di un programma di lavori di manutenzione per ridurre gli sprechi di acqua, non certo far ricadere il problema sui cittadini ignari delle ‘buone pratiche ambientali’ di cui parla il Sindaco”.
I cittadini che avevano partecipato alle assemblee pubbliche, esprimendo i loro dubbi sulle risposte evasive di Acea, avevano ragione. Ora che il sindaco si è finalmente espresso sulla questione, si spera che il Campidoglio costringa Acea a fornire un servizio di autobotti per i condomini ancora senza acqua e a intervenire sugli impianti idrici per risolvere il problema definitivamente.
I residenti si aspettano delle scuse dal Sindaco di Roma Capitale
Tuttavia, dal sindaco non è arrivata nessuna parola di scuse per i disagi causati ai cittadini che, pur pagando le tasse, non solo non hanno ricevuto il servizio ma neanche la minima assistenza dal Campidoglio. Questa situazione solleva importanti questioni sulla gestione delle risorse idriche a Roma e sulla responsabilità delle istituzioni nel garantire servizi essenziali ai cittadini. È fondamentale che Acea e il Campidoglio lavorino insieme per trovare soluzioni a lungo termine che prevengano future crisi idriche e tutelino i diritti dei cittadini.
La richiesta di trasparenza sulla questione dell’Appio Tuscolano
La vicenda dell’Appio Tuscolano dimostra ancora una volta l’importanza della trasparenza e della comunicazione aperta tra le istituzioni e i cittadini. Solo attraverso un dialogo costante e costruttivo si possono affrontare le sfide complesse e garantire una gestione equa ed efficiente delle risorse pubbliche.
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Politica
Roma contro Gualtieri e Patanè, i pendolari: “No all’aumento delle tariffe per il trasporto pubblico”
Cittadini di Roma contro il sindaco Roberto Gualtieri: polemica sull’aumento dei ticket per il trasporto pubblico capitolino
La recente richiesta di aumento delle tariffe del trasporto pubblico da parte del Sindaco Gualtieri al Presidente della Regione Rocca ha scatenato un’ondata di indignazione tra i cittadini e i comitati dei pendolari presenti a Roma. L’accusa è chiara: l’amministrazione capitolina dimostra una totale inconsistenza gestionale, predicando mobilità sostenibile ma attuando scelte diametralmente opposte.
Un servizio degradato a Roma e già a prezzi eccessivi: la lettera al sindaco Gualtieri
Il primo punto sollevato dai comitati è la palese sproporzione tra la qualità del servizio offerto da Atac e le tariffe attualmente in vigore. Ritardi cronici, stazioni metro chiuse, scale mobili ferme e mezzi scomparsi sono solo alcuni dei disservizi quotidiani che i cittadini sono costretti a subire. A fronte di questa situazione, anche le tariffe attuali risultano eccessive.
Nonostante il bilancio di Atac sia tornato in attivo e siano in arrivo ingenti fondi per il potenziamento del servizio (PNRR, Giubileo, FSC), l’amministrazione insiste sulla necessità di aumentare biglietti e abbonamenti. La domanda sorge spontanea: dove andrebbero a finire questi soldi aggiuntivi? A rimpinguare i premi dei dirigenti?
Le conseguenze nefaste di un aumento ingiustificato
Il Sindaco e l’Assessore Patané sembrano ignorare le conseguenze nefaste di un simile provvedimento. Un aumento ingiustificato delle tariffe porterebbe ad un ulteriore abbandono del trasporto pubblico a favore dell’auto privata, con conseguente congestionamento del traffico, aumento degli incidenti, peggioramento della qualità dell’aria e aumento dello stress per i cittadini.
I dati parlano chiaro: negli ultimi anni si è registrata una significativa riduzione dell’utilizzo del trasporto pubblico, come evidenziato dalla diminuzione dei chilometri percorsi dai mezzi, dei biglietti venduti e degli abbonamenti annuali. Aumentare le tariffe non farebbe altro che aggravare questa tendenza.
I cittadini romani non ci stanno
I comitati dei pendolari sono pronti a dare battaglia. Non si può aumentare il prezzo di un servizio già indecente. Prima è necessario migliorare la qualità del trasporto pubblico, solo dopo si potrà eventualmente parlare di aumenti. La Regione Lazio dovrà prendere una decisione in merito e i cittadini sono pronti a mobilitarsi per far sentire la propria voce. La richiesta è chiara: no all’aumento delle tariffe del trasporto pubblico!
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