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Cronaca

Torturava la convivente con botte e minacce, facendo pipì anche sul figlio neonato: condannato a sei anni

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L’uomo ha sottoposto la compagna a ogni forma di abuso anche mentre era incinta.

Abusi sessuali su una 14enne, la condanna – Ilcorrieredellacittà.com

 

Un orrore senza fine quello che un 28enne, originario di Nardò, nel foggiano, ha portato avanti per anni verso la compagna: botte, minacce di morte, ustioni nei confronti della donna, incinta, del figlio minore e persino del bambino appena concepito.

La furia crudele di un uomo che, spesso di ritorno a casa ubriaco, non ha avuto pena della compagna nemmeno mentre aspettava un bambino. Anche di fronte alle sue suppliche, in preda alle botte e mentre gli avrebbe comunicato di aspettare, da parte del 28enne non c’è stata nessuna pietà: “Ti faccio a pezzi e ti brucio nel forno, anche se incinta”.

Violenze alla compagna incinta: cercava di farla abortire

Una sequela di violenze e abusi che dal 2019 hanno reso la vita di una donna, in provincia di Foggia, un incubo. Il suo aguzzino nientepopodimeno che il compagno, ai domiciliari dal 20 marzo 2023 e condannato a sei anni di reclusione per reati di maltrattamenti in famiglia, con lesioni aggravate verso la compagna, in gravidanza durante le aggressioni.

Episodi che avrebbero avuto origine fin dal 2019. Lui in tale occasione le avrebbe fatto uno sgambetto, cominciandola a picchiare sulla pancia, mentre lei lo pregava di fermarsi perché incinta. Dopo l’ennesima aggressione, la donna avrebbe scoperto la frattura di una tibia, un perone, accompagnati però dalla conferma del lieto evento, a contrasto con l’orrore. Solo due mesi prima, la donna era stata picchiata in pubblico a suon di schiaffi, così forti da romperle un timpano. Nell’estate dello stesso anno, mentre questa stava friggendo delle mozzarelle, le furono lanciate sul volto e al petto, provocandole ustioni. Così come, in un’altra occasione, fu minacciata con le forbici dal compagno nel tentativo di costringerla a recarsi in ospedale per abortire.

Urinò addosso al figlio neonato

La notizia di un bambino non ha comunque sedato il compagno, che ha continuato a maltrattare la donna prima, durante e persino dopo la gestazione. In un’occasione le avrebbe addirittura urinato addosso, mentre teneva in braccio il neonato nato dalla relazione tra i due.

Un concepimento travagliato, considerando che la donna, pur di sfuggire alle grinfie del 28enne, avrebbe trascorso le ultime ore prima del parto in auto, insieme al figlio più piccolo, minorenne, nato da una precedente relazione. E sarebbe stato proprio il primo figlio, al momento del parto e con la rottura delle acque, a chiedere al compagno violento di accompagnarli in ospedale. Il tutto dopo giorni trascorsi coprendosi con coperte e tappeti di fortuna, mentre la donna viveva quelle ore insieme a un bimbo in grembo e col piccolo al seguito, nel rimorchio di un trattore in un magazzino.

Visti i gravissimi episodi di violenza, la giudice che ha seguito il caso, ha così deciso di condannare il 28enne a sei anni per i gravi episodi di crudeltà, aggiungendo il risarcimento del danno.

 

 

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Cronaca

Lavori tardivi a Ostia, residenti di Piazza Anco Marzio: “Hanno aspettato la fine dell’estate per sistemare le aiuole”

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Partono i lavori per riqualificare i giardini di Piazza Anco Marzio a Ostia, i commercianti: “Opera tardiva dell’Amministrazione”

Fanno discutere i nuovi lavori sul giardino di piazza Anco Marzio a Ostia. Se da una parte i cittadini chiedevano degli interventi al X Municipio di Roma Capitale per combattere il degrado nel Centro Storico, è indubbio come i lavori di “riqualificazione” partano in maniera tardiva in una delle principali piazze lidensi: basti vedere come gli operai chiamati in servizio stanno operando sotto il grave maltempo degli ultimi giorni. 

Fa discutere la sistemazione dei giardini al centro di Ostia

Come mostra anche il telegiornale di Canale 10, i lavori all’interno di piazza Anco Marzio raccolgono un giudizio contrastante da parte di residenti e commercianti dell’area pedonale. La vicepresidente Valentina Prodon, anche Assessora all’Ambiente nel X Municipio di Roma Capitale, aveva annunciato i lavori dentro l’area pedonale già da diverse settimane. Resta come i lavori, una volta ultimati, godranno dell’imminente stagione autunnale e invernale, ovvero con la presenza del grande freddo e i continui rovesci temporaleschi. 

La critica dei commercianti sui lavori a Piazza Anco Marzio

Se i lavori andavano svolti, questi dovevano essere effettuati per l’inizio dell’estate 2024. Tra la fine di maggio e la fine di agosto, i giardini di Piazza Anco Marzio sono stati un’isola del degrado all’interno del Centro Storico lidense. Le aiuole sono diventate latrine a cielo aperto, in terreni aridi e con palme morte dove i clochard si tiravano “giù i calzoni” o posavano i materassi su cui dormivano durante la notte. Uno spettacolo deprecabile, tenuto in piedi dal X Municipio di Roma Capitale, che durante tutto il periodo estivo ha ignorato le richieste per la pulizia della zona

I lavori nella storica piazza di Ostia

Cosa sorgerà nei prossimi mesi a piazza Anco Marzio? Secondo il progetto dell’Amministrazione lidense, c’è l’intenzione di ricreare il prato verde nell’area pedonale, così com’era presente una ventina d’anni fa. Tutto ciò freddo permettendo, considerato come i lavori siano partiti pochi giorni fa e già vadano incontro al maltempo autunnale. Come avevamo già annunciato su Il Corriere della Città, anche la scritta OSTIAMOR andrà via: al suo posto potrebbe arrivare una nuova opera artistica e di richiamo turistico. 

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Cronaca

Raccolta rifiuti straordinari a Roma, nel weekend l’AMA tocca il VI Municipio

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La raccolta straordinaria di rifiuti e ingombranti raggiunge il VI Municipio: questo weekend nuova iniziativa di “Ama il tuo quartiere”

Il Municipio VI di Roma si prepara a un weekend dedicato alla pulizia e al corretto smaltimento dei rifiuti, con due giornate di raccolte straordinarie in diverse zone del territorio. L’iniziativa, promossa da AMA in collaborazione con il Municipio, si svolgerà sabato 14 e domenica 15 settembre e offrirà ai cittadini l’opportunità di disfarsi di rifiuti ingombranti, elettrodomestici, e materiali speciali che non possono essere conferiti nei normali cassonetti stradali.

La raccolta di rifiuti e ingombranti straordinaria nel VI Municipio di Roma Capitale

Sabato 14 settembre, dalle 8:30 alle 12:30, in Via del Fuoco Sacro, sarà possibile consegnare:

Legno
Metallo
Ingombranti (mobili, materassi, ecc.)
RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)
Sfalci e potature

Le iniziative per domenica 15 settembre 2024

Domenica 15 settembre, due saranno i punti di raccolta attivi dalle 8:30 alle 12:30:

Via Ambrogio Necchi (parcheggio Grotte Celoni): oltre a legno, metallo, ingombranti e RAEE, qui si potranno consegnare anche lampade, batterie auto, pile, vernici, solventi, farmaci scaduti, olio vegetale e toner.
Via Francesco Caltagirone (area parcheggio): qui saranno accettati legno, metallo, ingombranti e RAEE.

L’iniziativa per tutelare l’ambiente in VI Municipio

Queste giornate di raccolta straordinaria rappresentano un’importante occasione per i cittadini del Municipio VI per contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente e al decoro urbano. Smaltire correttamente i rifiuti ingombranti e speciali è fondamentale per evitare l’abbandono indiscriminato e garantire un corretto riciclo dei materiali.

Si ricorda che il servizio è rivolto esclusivamente alle utenze domestiche e che non saranno accettati rifiuti provenienti da attività commerciali o industriali. Inoltre, è importante presentarsi ai punti di raccolta con i rifiuti già separati per tipologia, in modo da facilitare le operazioni di smaltimento.

L’appello di Ama ai cittadini romani

L’AMA e il Municipio VI invitano tutti i cittadini a partecipare attivamente a questa iniziativa, dimostrando senso civico e responsabilità ambientale. Un piccolo gesto come quello di conferire correttamente i propri rifiuti può fare una grande differenza per la qualità della vita di tutti. Per ulteriori informazioni sulle raccolte straordinarie e sulle modalità di conferimento dei rifiuti, è possibile consultare il sito web dell’AMA o contattare il numero verde dedicato.

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Cronaca

Perde il cellulare per strada a Roma, cittadina lo trova e lo fa riavere alla legittima proprietaria

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Signora perde un cellulare per le strade di Roma: cittadina lo ritrova a Monteverde e cerca di riconsegnarlo alla proprietaria

In un mondo dove le notizie negative spesso dominano i titoli dei giornali, una storia di onestà e gentilezza proveniente dal quartiere Monteverde di Roma ci ricorda che la bontà d’animo esiste ancora. Una donna, dopo aver smarrito il suo telefono cellulare, ha vissuto momenti di apprensione. Il telefono, scivolato accidentalmente mentre saliva in auto, rappresentava molto più di un semplice oggetto: conteneva ricordi preziosi, contatti importanti e informazioni personali. La speranza di ritrovarlo sembrava affievolirsi con il passare del tempo.

Riconsegnato il cellulare perso a Roma alla legittima proprietaria

Ma la fortuna, unita alla gentilezza di una sconosciuta, ha cambiato il corso degli eventi. Come racconta Il Messaggero, la donna che ha rinvenuto il telefono non ha esitato un attimo: lo ha consegnato ai proprietari della pasticceria di zona, nella speranza che la legittima proprietaria lo reclamasse.

E così è stato. La proprietaria del telefono, sopraffatta dalla gioia e dalla gratitudine, ha voluto condividere la sua esperienza sui social media, ringraziando pubblicamente la sconosciuta per il suo gesto di grande civiltà. “Non è il valore del telefono che conta,” ha scritto, “ma il suo contenuto. Che bello vedere che ancora ci sono le brave persone.”

Una storia tra i Colli Portuensi e Monteverde

La sua storia ha toccato il cuore di molti, generando un’ondata di commenti positivi e di apprezzamento. Utenti da tutta la città hanno espresso la loro ammirazione per la gentilezza dimostrata dalla sconosciuta, sottolineando l’importanza di condividere esempi di bontà e solidarietà. Questa storia ci ricorda che, anche in un mondo frenetico e a volte disorientante, gesti di onestà e altruismo possono fare la differenza. La gentilezza della sconosciuta ha non solo restituito un oggetto smarrito, ma ha anche riacceso la fiducia nella bontà umana, dimostrando che la civiltà e il rispetto per il prossimo sono valori ancora vivi e presenti nella nostra società. Speriamo che questa storia possa ispirare altri a compiere gesti simili, alimentando un circolo virtuoso di gentilezza e solidarietà. Perché, come ci ricorda la proprietaria del telefono ritrovato, “che bello vedere che ancora ci sono le brave persone.”

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