Lazio
La Tuscia trema, scossa di terremoto nella zona di Canino
Scossa di terremoto nell’area della Tuscia: percepita nei Comuni di Viterbo. Canino, Tuscania, Montalto di Castro e Tarquinia
Paura per i residenti della Tuscia, che questa mattina hanno sentito una scossa di terremoto nel quadrante cittadino di Canino. La scossa avrebbe toccato la cittadina della Provincia di Viterbo intorno alle 11 del mattino, ripresa poi successivamente anche dall’INGV. Secondo gli studiosi del centro vulcanologico, si tratterebbe di una scossa di magnitudo 3, udita anche nei Comuni limitrofi alla zona di Canino.
Scossa di terremoto nella zona della Tuscia: la situazione a Canino
La scossa si è presentata come un forte boato durante la mattinata, in un episodio che avrebbero udito anche gli altri territori fuori alle porte del Comune di Canino. Secondo la testimonianza dei residenti, il fenomeno sismico sarebbe stato percepito anche nei vicini Comuni di Tuscania, Montalto di Castro, Montefiascone e Tarquinia. Diversi cittadini avrebbero udito il boato anche a Viterbo, con la città distante una quarantina di chilometri.
Il racconto dei residenti nella Provincia di Viterbo
Molti residenti avrebbero avvertito la forte scossa, percependola anche nelle località di Tessennano, Arlena di Castro e Cellere. Secondo gli studi effettuati dall’INGV, la scossa si sarebbe verificata a 9 chilometri di profondità. Per chi ha sentito il boato, c’è stata tanta paura e alcune persone sono corse velocemente fuori dalle proprie case. Al momento, in tutte le località toccate dalla scossa sismica, non si registrano feriti o danni alle strutture abitative.
Da questa mattina, i Vigili del Fuoco stanno monitorando la situazione successiva alla scossa di terremoto in vari Comuni dell’area della Tuscia. Gli uomini dei soccorsi stanno effettuando diversi sopralluoghi nel quadrante di Canino, per vedere se alcune strutture, pubbliche o private, hanno riportato dei danni e dopo questo fenomeno possono essere diventate inagibili. Nelle prossime ore, le singole realtà comunali potrebbero stillare nuovi aggiornamenti su eventuali danni pervenuti alle abitazioni dei cittadini o strutture all’interno del loro territorio.
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Lazio
Pestato a sangue da un gruppo di giovani: grave un 12enne
Daniele Natalia, sindaco di Anagni, è intervenuto sulla vicenda, annunciando seri provvedimenti per il gruppo di adolescenti – già noti alle forze dell’ordine – che hanno picchiato il 12enne.
Dodicenne aggredito ad Anagni – Ilcorrieredellacittà.com
Il bambino è stato trasferito all’ospedale Bambino Gesù con il setto nasale fratturato e dovrà proseguire le cure nei prossimi giorni. Previsto anche un intervento chirurgico per la rottura dell’arcata superiore dei denti.
Dodicenne aggredito da un gruppo di bulli ad Anagni
Lo hanno accerchiato, aggredito e colpito con calci e pugni in pieno volto. La violenta aggressione, ai danni di un ragazzino di 12 anni, si è registrata lo scorso sabato sera ad Anagni, nel Frusinate. A denunciare l’increscioso episodio è stato il sindaco di Anagni, Daniele Natalia, che ha ricordato il caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di Paliano ucciso nel settembre del 2020 a Colleferro, per aver tentato di difendere un amico.
La violenta aggressione ai danni del 12enne si è registrata in piazza Cavour, pieno centro cittadino. Un gruppo di ragazzi poco più grandi lo ha accerchiato e pestato, con calci e pugni al volto. Fortunatamente due turisti napoletani hanno impedito che la situazione degenerasse, correndo in aiuto della vittima. Il ragazzino è stato soccorso e trasferito all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Le sue condizioni sono in miglioramento, ma nella colluttazione ha perso tutti i denti dell’arcata superiore.
La denuncia del sindaco
Il primo cittadino di Anagni ha già annunciato seri provvedimenti per i bulli che si sono resi protagonisti di una tale violenza. Secondo Natalia, sarebbero già stati identificati. Si tratterebbe di giovanissimi già noti alle forze dell’ordine. La madre del 12enne ha già riferito di voler sporgere denuncia alle autorità competenti, mentre il sindaco ha comunicato che il caso sarà segnalato anche ai servizi sociali, perché “anche le famiglie dei ragazzi coinvolti dovranno rispondere di questa violenza inaudita.”
Il 12enne è stato dimesso dall’ospedale capitolino, ma nei prossimi giorni dovrà farvi ritorno per sottoporsi a un intervento chirurgico ai denti.
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Lazio
Aggredita dal pitbull per difendere il proprio cagnolino: ferita la padrona del barboncino
Donna ferita da un pitbull a Frosinone: stritolato il braccio dal cane. La signora era intervenuta per difendere il proprio barboncino.
Signora in ospedale dopo l’aggressione di un pitbull – Ilcorrieredellacitta.com
Nuovo caso di aggressione da parte di un pitbull verso una persona. La vicenda è accaduta nel Lazio, dove vittima di un morso profondo è stata una signora. La donna è stata assalita dal cane di grande stazza per difendere il proprio cagnolino, che rischiava di rimanere ucciso dalla violenza del possente animale. La donna ha avuto bisogno del ricovero ospedaliero, dove sono stati rilevati diversi danni al braccio.
Padrona del barboncino aggredita dal pitbull
Per l’ennesima volta, le cronache ci riportano davanti alla violenza di alcuni pitbull. La vicenda ci porta a Frosinone, città dopo si è svolta la terza aggressione ai danni di una persona da parte di questa razza canina. La scintilla è scoppiata durante una passeggiata a piazza Garibaldi, dove la signora passeggiava con il proprio barboncino. Come racconta Il Corriere della Sera, i due animali si sarebbero ringhiati quando si sono ritrovati vicini, fino all’attacco inaspettato del cane più grosso.
L’aggressione del cane alla signora
Forse il pitbull era slegato, così da poter correre spedito contro la propria preda: un barboncino toy di piccola taglia. La padrona ha avuto un gesto istintivo, che però ha salvato di fatto la vita al suo cagnolino: lo ha preso in braccio e gli ha risparmiato un violento morso sul collo, che avrebbe potuto ucciderlo per dissanguamento sulla strada. Un’azzannata che però, il grosso cane, ha sferrato ugualmente: tra i denti è finito il braccio della signora, distrutto dalla violenta forza impressa dall’animale.
I danni al braccio della donna
Il morso del pitbull si è dimostrato una diabolica tenaglia sul braccio della donna, che a sue spese ha sacrificato una propria parte del corpo per far sopravvivere il barboncino. Il cagnolino, oltre alla signora, deve ringraziare il proprio guinzaglio al collo: senza quell’imbracatura, la signora non avrebbe potuto alzarlo al petto e salvargli la vita.
Meno fortunato il braccio della donna, stritolato dalla potenza del morso. I denti sono arrivati in profondità nella ferita, tanto da toccare l’osso e romperlo. Un danno che dovrebbe essere, per quanto gravissimo, guaribile con mesi di terapie. La donna, dopo l’incidente occorso, è stata soccorsa dal 118 e portata all’ospedale più vicino.
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Lazio
Rissa al bar finisce nel sangue: accoltellato 38enne
Una lite, come sempre per futili motivi, ha rischiato di trasformarsi in tragedia, qualche giorno fa a Civita Castellana, Viterbo. In tre se le sono date di santa ragione fuori a un bar, fino ad arrivare a lanciarsi tavolini e sedie. In un attimo è stato il parapiglia e i clienti dell’esercizio si sono dileguati per evitare di essere coinvolti.
Carabinieri accorrono per la rissa al bar – foto repertorio – (ilcorrieredellacitta.com)
Ma le cose sono ulteriormente degenerate, uno dei tre attaccabrighe ha estratto una lama e ha ferito uno dei suoi antagonisti, un 38enne.
La rissa finita con un accoltellamento
La sequenza è stata veloce, ancora incerto chi sia stato a tirare fuori il taglierino che ha inferto diverse ferite alla vittima dell’aggressione. Su questo punto proseguono le indagini degli investigatori che stanno cercando di ricostruire con esattezza quanto avvenuto per accertare anche le responsabilità. Anche se per tutti i coinvolti è scattata la denuncia per rissa aggravata.
Il 38enne è stato trasportato d’urgenza in ospedale, a causa di ferite su varie parti del corpo. Per fortuna, però, secondo gli accertamenti svolti dai sanitari, non si tratterebbe di niente di grave, la prognosi è di 20 giorni.
Carabinieri – foto di repertorio (ilcorrieredellacitta.com)
Indagano i Carabinieri per individuare chi ha accoltellato il 38enne
Intanto i Carabinieri che indagano sull’accaduto hanno trovato fuori dal locale il taglierino che si ritiene sia stata l’arma utilizzata contro il 38enne ed è stato posto sotto sequestro. La speranza è che con l’aiuto di testimoni e magari anche grazie alla presenza in zona di telecamere di videosorveglianza venga ricostruita in breve la dinamica della vicenda, potendo risalire anche a chi ha estratto il fendente per colpire il 38enne. Qualora fosse individuato il colpevole rischierebbe di aggravare la sua posizione, oltre al reato di rissa si sommerebbe anche quello di lesioni colpose.
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